Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso la sostenibilità ha spinto l’Unione Europea a introdurre nuove normative che impongono alle aziende una rendicontazione più trasparente e completa in materia ambientale, sociale e di governance (ESG). Tra queste nuove direttive, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) rappresentano un punto di svolta nella gestione della sostenibilità per le imprese europee. Queste normative, che sostituiscono e ampliano la precedente Direttiva sulla Dichiarazione Non Finanziaria (NFRD), mirano a standardizzare e migliorare la qualità della rendicontazione ESG, obbligando molte più aziende a rendicontare i propri impatti.

Cosa sono la CSRD e l’ESRS?

La CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) è una direttiva introdotta dall’Unione Europea nel 2021, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e l’affidabilità della rendicontazione delle informazioni ESG da parte delle aziende. Essa richiede che le imprese forniscano dettagliate informazioni sulle loro performance ambientali, sociali e di governance, contribuendo così alla transizione verso un’economia sostenibile.

A supporto della CSRD, sono stati creati gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), che stabiliscono criteri standardizzati per la rendicontazione ESG, fornendo alle aziende linee guida chiare su cosa e come devono rendicontare. Gli ESRS sono progettati per essere in linea con gli obiettivi climatici europei e con altre normative internazionali come i Global Reporting Initiative (GRI) e gli Sustainable Development Goals (SDGs) delle Nazioni Unite.

 Impatti per le Aziende Europee

Con l’introduzione della CSRD, cambia radicalmente il quadro normativo per la rendicontazione di sostenibilità. In particolare, l’ambito di applicazione è notevolmente ampliato rispetto alla precedente NFRD, includendo un numero molto più elevato di aziende. Entro il 2024, tutte le grandi imprese e, successivamente, molte piccole e medie imprese quotate sui mercati finanziari europei saranno tenute a conformarsi alla CSRD e a seguire gli standard ESRS.

Ecco alcune delle principali novità e i loro impatti sulle aziende europee:

Estensione dell’Ambito di Applicazione: Mentre la NFRD si applicava a circa 11.000 aziende in tutta Europa, la CSRD estenderà l’obbligo di rendicontazione ESG a circa 50.000 aziende. Questo significa che anche molte PMI e altre organizzazioni che finora non erano tenute a presentare bilanci di sostenibilità dovranno adeguarsi.

Standardizzazione e Comparabilità: Gli ESRS offrono un framework unificato e dettagliato per la rendicontazione ESG. Le aziende non solo devono fornire informazioni accurate su temi come le emissioni di CO₂, la gestione delle risorse e il rispetto dei diritti umani, ma devono farlo seguendo standard rigorosi che garantiscano comparabilità tra aziende di diversi settori.

Approccio Doppio alla Materialità: La CSRD introduce il concetto di “doppia materialità”, che richiede alle aziende di valutare sia l’impatto delle loro attività sulla società e sull’ambiente (materialità esterna), sia l’impatto che le questioni ambientali e sociali possono avere sul loro business (materialità interna). Questo approccio garantisce una visione più completa dei rischi e delle opportunità legate alla sostenibilità.

Verifica Esterna Obbligatoria: Un’altra importante novità introdotta dalla CSRD è l’obbligo di sottoporre il bilancio di sostenibilità a una verifica esterna indipendente, simile a quanto già avviene per i bilanci finanziari. Questo passaggio mira a garantire l’accuratezza e l’affidabilità delle informazioni ESG riportate.

Integrazione con la Strategia Aziendale: La CSRD spinge le aziende a integrare la sostenibilità all’interno della loro strategia complessiva, piuttosto che trattarla come un elemento separato. Le imprese dovranno dimostrare come le questioni ambientali e sociali siano parte integrante delle loro decisioni strategiche e dei loro obiettivi di lungo termine.

Sfide e Opportunità

L’adozione della CSRD e degli ESRS rappresenta una sfida significativa per molte aziende, specialmente per quelle che non hanno ancora sviluppato sistemi di rendicontazione ESG strutturati. La raccolta di dati, l’adozione di nuovi processi di monitoraggio e l’obbligo di conformarsi agli standard europei richiederanno investimenti in nuove competenze e tecnologie.

Tuttavia, queste normative offrono anche grandi opportunità. Le aziende che si adeguano rapidamente alla CSRD e agli ESRS saranno meglio posizionate per attrarre investitori sensibili ai temi della sostenibilità, migliorare la propria reputazione sul mercato e anticipare eventuali rischi legati a questioni ESG.

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