Con l’entrata in vigore della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), l’Unione Europea ha compiuto un passo significativo verso l’integrazione della sostenibilità nei processi aziendali. Questo nuovo quadro normativo introduce l’obbligo per le imprese europee con più di 250 dipendenti di redigere un report di sostenibilità conforme agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). L’obiettivo è garantire maggiore trasparenza e comparabilità delle informazioni legate alle performance ambientali, sociali e di governance (ESG). Di seguito esploreremo i dettagli di questa normativa, i criteri di obbligatorietà e le implicazioni per le imprese.  

Il Contesto Normativo 

L’introduzione degli ESRS si inserisce nel più ampio quadro della CSRD, adottata nel 2021, che aggiorna e amplia l’ambito di applicazione della precedente Non-Financial Reporting Directive (NFRD). La CSRD mira a migliorare la qualità delle informazioni divulgate dalle aziende in materia di sostenibilità, promuovendo una transizione verso un’economia più sostenibile e resiliente. Gli ESRS costituiscono lo strumento operativo che definisce i requisiti specifici per la rendicontazione delle informazioni ESG.  

I Criteri di Obbligatorietà 

Non tutte le imprese europee sono soggette all’obbligo di redigere un report di sostenibilità secondo gli ESRS. La CSRD stabilisce che l’obbligo riguarda: 

  1. Dimensione Aziendale:

– Imprese con più di 250 dipendenti. 

  1. Fatturato e Bilancio:

– Un fatturato netto superiore a 40 milioni di euro. 

– Un totale attivo di bilancio superiore a 20 milioni di euro. 

  1. Entità quotate:

– Tutte le aziende quotate nei mercati regolamentati dell’UE, indipendentemente dalla loro dimensione, ad eccezione delle microimprese. 

  1. Gruppi Aziendali:

– Anche le filiali di multinazionali con sede legale fuori dall’UE sono incluse, se superano determinate soglie di fatturato generato nell’Unione Europea. 

Questi criteri rappresentano un ampliamento significativo rispetto alla NFRD, che si applicava a un numero molto più limitato di aziende. 

 Contenuti del Report di Sostenibilità secondo ESRS 

Gli ESRS delineano un framework chiaro e dettagliato per la rendicontazione delle performance ESG. I principali aspetti coperti includono: 

  1. Performance Ambientale (E):

– Impatti ambientali diretti e indiretti. 

– Gestione delle emissioni di gas serra (GHG) con dettagli sulle emissioni Scope 1, Scope 2 e, ove possibile, Scope 3. 

– Strategie per la mitigazione del cambiamento climatico e l’adattamento agli eventi climatici estremi. 

– Uso sostenibile delle risorse naturali, inclusi acqua ed energia.  

  1. Performance Sociale (S):

– Parità di genere, diversità e inclusione. 

– Condizioni di lavoro, salute e sicurezza dei dipendenti. 

– Impatti sulle comunità locali e rispetto dei diritti umani lungo la catena di fornitura. 

  1. Governance (G):

– Strutture di governance aziendale e loro allineamento agli obiettivi di sostenibilità. 

– Sistemi di controllo interno e gestione dei rischi ESG. 

– Politiche di remunerazione e loro legame con la performance di sostenibilità. 

Gli standard ESRS prevedono inoltre che le aziende forniscano dati quantitativi e qualitativi, includendo obiettivi futuri e progressi rispetto agli impegni dichiarati.  

 Implicazioni per le Aziende 

 Vantaggi 

  1. Trasparenza e Fiducia:

– Migliorare la trasparenza può rafforzare la fiducia degli investitori e delle altre parti interessate. 

  1. Accesso al Capitale:

– Le aziende che dimostrano impegni credibili verso la sostenibilità possono accedere più facilmente a finanziamenti verdi o sostenibili. 

  1. Vantaggio Competitivo:

– Adottare pratiche sostenibili può differenziare l’azienda sul mercato, attrarre talenti e clienti. 

Sfide 

  1. Costi di Implementazione:

– Raccogliere, analizzare e verificare le informazioni ESG richiede risorse significative, sia in termini di tempo che di denaro. 

  1. Capacità Tecniche:

– La conformità agli ESRS richiede competenze specifiche e strumenti tecnologici avanzati per la raccolta e gestione dei dati. 

  1. Adeguamento ai Nuovi Standard:

– Le imprese devono affrontare un percorso di apprendimento e adattamento per implementare i nuovi requisiti. 

 Tempistiche di Applicazione 

La CSRD prevede un’implementazione graduale degli obblighi di rendicontazione: 

– Dal 2024: Le aziende già soggette alla NFRD saranno le prime a dover adeguarsi agli ESRS.  

– Dal 2025: Le imprese di grandi dimensioni che soddisfano i criteri sopra descritti dovranno presentare il loro primo report riferito all’anno fiscale 2024.  

– Dal 2026: Le PMI quotate sui mercati regolamentati saranno incluse, con obblighi semplificati rispetto alle grandi aziende. 

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