Ivy House

Sviluppo sostenibile della catena di fornitura di materiali critici: debolezze e ostacoli 

Articolo redatto a cura di Giulia Carchidio

Da molti anni l’Unione Europea si sta impegnando per assumere un ruolo guida nel processo di transizione ecologica. A questo scopo nel 2019 la Commissione europea ha presentato il Green Deal, un insieme di iniziative per uno sviluppo sostenibile volte a rendere più competitivo ed efficiente il mercato europeo. 

Il percorso per raggiungere gli ambiziosi obiettivi stabiliti in questa proposta della Commissione presenta però molti ostacoli, i quali vengono via via affrontati dall’Unione Europea al fine di rendere l’obiettivo del Green Deal una tangibile realtà. 

La prima difficoltà sostanziale, partendo dal vero e proprio inizio del processo produttivo, riguarda il funzionamento della catena di fornitura dei materiali critici per la trasformazione energetica e digitale. Numerosi sono infatti gli ostacoli che questa prima fase del processo di transizione ecologica presenta, a partire dalla ricerca di giacimenti di materie prime rare. La cosiddetta fase esplorativa può richiedere infatti molto tempo e necessita di ingenti investimenti ad alto rischio, che prospettano una scarsa probabilità di successo, e anche in tal caso richiedono una lunga attesa prima di iniziare a generare profitto. La fase estrattiva non è certo poi più semplice o meno costosa, e persino prima di iniziare i lavori molti ostacoli burocratici devono essere superati al fine di ottenere le autorizzazioni richieste. Giacimenti di materiali critici sono inoltre rari sul territorio Europeo, e perciò l’Unione è costretta ad importare questi materiali dall’estero, spesso senza la possibilità di diversificare l’elenco dei paesi importatori, e finendo quindi per fare affidamento su poche nazioni (al momento soprattutto Cina e Sud Africa), trovandosi rispetto ad esse in una debole posizione di dipendenza. Oltre ai notevoli costi di trasporto e tutti gli altri ostacoli, burocratici e fiscali, che il commercio con paesi terzi implica, questa dipendenza genera infatti una vera e propria debolezza nello scenario delle relazioni internazionali (dolorosa lezione di questo principio è stata impartita dalla guerra in Ucraina, quando l’Unione Europea ha dovuto gestire la rottura dei rapporti col maggiore esportatore di gas naturale al mondo). Per risolvere questi problemi, nonché ammodernare e rendere più efficiente la catena di approvvigionamento di materiali critici per la trasformazione energetica e digitale, la Commissione europea ha sviluppato il piano strategico che prende il nome di Critical Raw Materials Act. 

Bibliografia

Green Deal 

Green Supply Chain 

Indagine Commissione Europea 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *